breve storia e informazioni
xxxxxxxxxxxxxxxxx La bolla per la fondazione di Santa Croce xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx 1° agosto 1566 il vescovo Pio, servo dei servi di Dio, fonda il Convento della Croce e di tutti i Santi a Bosco. A perpetua memoria.
È certamente opera meritevole di gloria e sommamente degna di chi coltiva la pietà cristiana praticare lo studio e il ricordo delle cose divine, dopo aver tralasciato come effimeri gli interessi mondani. Ma quell’opera deve essere considerata più eccellente quando gli studi delle sacre lettere e la pratica della più rigorosa disciplina sono sostenuti con il medesimo impegno. Anche se da sempre abbiamo desiderato quell’opera, ora, chiamati dalla volontà di Dio al Sommo Pontificato, ci sforziamo di realizzarla ovunque. Tuttavia l’intenso amore per la terra natale ci spinge e stimola ad abbellirla con questo pio ricordo. Infatti già da tempo, membri dell’altissimo Ordine cardinalizio, prendemmo la decisione di arricchire il borgo natale di Bosco di un edificio sacro per la famiglia religiosa in cui noi stessi siamo cresciuti e concretamente abbiamo portato avanti quest’opera, dopo i modesti inizi, quali allora il nostro patrimonio consentiva, con il consenso del Superiore dell’Ordine; e siccome di giorno in giorno il nostro animo sempre più si accende di sacro entusiasmo per quest’Opera, ci sforziamo di promuoverla in forma sempre più eccellente per dedicarla alla gloriosa insegna ( la Croce ) del nostro Salvatore e alla splendida moltitudine di coloro che con le loro vesti bagnate di sangue dell’Agnello, assidui servono giorno e notte davanti al trono di Dio nel suo tempio ( tutti i Santi ). Perciò, sostenuti dall’aiuto di Colui nel cui grembo riponiamo tutte le nostre iniziative, intendendo proseguire e portare a termine questo nostro pio e salutare intento a lode del nome di Dio e ad incremento della cattolica fede, di nostra iniziativa ( motu proprio ) e in piena consapevolezza, erigiamo ed istituiamo in perpetuo il predetto edificio e tutte le costruzioni circostanti come Convento ( Domus ) intitolato alla Santa Croce e tutti i Santi, dell’Ordine dei Frati Predicatori, che ubbidisce alla regola nella Provincia di Lombardia, secondo l’uso del predetto Ordine e si recitino le divine preghiere nel Coro e fuori alle ore prescritte e si pratichi inoltre senza interruzione lo studio delle Arti e della Teologia. Quel Convento e la Chiesa, il sacrario, il chiostro, il dormitorio, la biblioteca e gli altri laboratori ( officinas ), con vasi, indumenti, campane, libri, suppellettili sacre, preziose per la cura comune, quale si conviene a ciascuna cosa, li affido ad un Priore e a tredici Sacerdoti ( presbyteris ), che siano tutti idonei ad ascoltare le confessioni dei laici secondo le disposizioni del predetto Ordine, e di questi almeno sei possano predicare la parola di Dio; e parimenti ( li affido ) a quattordici altri Frati scolari ( scholaribus ) e a un Lettore nelle Arti e ad un altro in Teologia, inoltre a otto Terziari o Conversi, che siano a servizio comune: ma questo potrà crescere o diminuire a seconda che la situazione di abbondanza o di difficoltà sembrerà richiedere. Tutte le domeniche e in tutti i giorni festivi si predichi in questa chiesa la parola di Dio. In Quaresima quella funzione ( la predicazione ) si dovrà svolgere o lì ( nella Chiesa del convento ) o nella Chiesa di San Pietro nel suddetto borgo ( di Bosco ), come sembrerà meglio al Priore del Convento. Stabiliamo inoltre che il Priore e i frati il primo giorno di ciascun mese, celebrato il Sacrificio della messa nel coro, preghino per la salvezza dell’anima dei defunti del nostro Convento e di tutti coloro che in qualunque modo sono a noi legati. Dopo la nostra morte ( nobis ingressis viam universale carnis ? ) si celebri il solenne Anniversario per la salvezza della nostra anima in tutti i tempi futuri, stabilendo che tutte le predette disposizioni rimarranno immutabili e inviolate e che sarà vana e inutile qualunque modifica si cercherà scientemente o per ignoranza di introdurre, non opponendosi ( il decreto ) di papa Bonifacio VIII di felice memoria, nostro predecessore, con cui si proibisce ai Frati Mendicanti di acquisire o ricevere nuove sedi per abitarvi, senza la concessione della Sede Apostolica che faccia esplicita e specifica menzione di tale proibizione e ( non oponendosi ) altre Costruzioni Apostoliche e il giuramento del suddetto Ordine e gli statuti e le consuetudini rafforzati dalla conferma Apostolica …… ( l’interpretazione del periodo da “ non obstantibus ” in avanti è incerta ) Perché la frequentazione della Chiesa e la devozione dei fedeli che ad essa si recano siano ripagate con un più grande dono del tesoro celeste, per opera della Misericordia di Dio Onnipotente, confidando nell’autorità dei Beati Apostoli Pietro e Paolo, concediamo l’indulgenza plenaria e la remissione di tutti i peccati ai veri penitenti fedeli, di entrambi i sessi, che nel giorno della festa dell’Invenzione ( ritrovamento ) della Santa Croce o nella celebrazione di tutti i Santi e reciteranno con la mente interamente rivolta Dio cinque salmi di Davide a scelta o il Simbolo degli Apostoli o al posto di ciascun salmo cinque volte la preghiera Domenicale ( il Pater noster ) e altrettante volte l’Angelus. ( segue l’indicazione di indulgenze parziali di varia estensione per chi prega all’altare della reliquie donate dal pontefice al convento ) A nessuno dunque sia lecito violare o andare contro il contenuto di questa pagina dedicata alla erezione, istituzione, allo statuto, alla concessione, alla indulgenza, o se qualcuno presumerà di farlo, saprà di incorrere nell’indignazione di Dio Onnipotente e dei suoi Beati Apostoli Pietro e Paolo.
Dato in Roma, in San Pietro, nell’anno 1566 dell’Incarnazione del Signore. Il 1° agosto, nel primo anno del Nostro Pontificato.
Io, Pio vescovo della Chiesa Cattolica xxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx |